
Recensione “Kebabra Kadabra” HEMP
Nascono nel Luglio del 2016 gli HEMP, una band ferrarese dalle sonorità Hard Rock influenzate da correnti heavy rock e doom metal che, quasi un anno dopo, presenta il suo primo Ep interamente autoprodotto: “Kebabra Cadabra”. Questi ragazzi traggono maggiore ispirazione dai colossi del movimento Heavy Metal britannico: i Black Sabbath. La formazione attualmente vede Francesco Medas alla voce, Tiziano Albieri alla chitarra, Giacomo Lunardi al basso e Matteo Morini alla batteria. Quattro sono le tracce che compongono l’Ep.
In apertura troviamo “Sleeprape”, un brano che parla di un sogno in cui il protagonista viene adescato da una ragazza all’apparenza molto affascinante, che però nel finale scoprirà essere in realtà un uomo. Il pezzo si apre con un riff carico di energia che accompagnerà l’ascoltatore per quasi la totalità della traccia, intervallato da vari assoli di chitarra e performance canore che ricordano i Sabbath dei tempi d’oro. Degna di nota una ritmica sostenuta e ben curata, prodotta dalla vincente accoppiata basso – batteria.
Trascinati dal ritmo incontenibile di Sleeprape, si giunge al fulcro dell’album, al brano che racchiude l’essenza della sonorità su cui gli HEMP hanno basato il loro primo Ep. Stiamo parlando della titletrack: “Kebabra Cadabra”, che inizia con un motivo fortemente ispirato al Doom dei Black Sabbath, per poi esplodere in un riff veloce, vivace e coinvolgente. Nel corso del pezzo la voce di Medas, chiara e forte di un’estensione incredibilmente ampia, è sostenuta e accompagnata con grande dinamicità dalla batteria e da riff veloci di basso e chitarra, a loro volta intervallati da assoli incisivi e in linea con ritmica e melodia; questo è lo stile di Tiziano. Il testo parla di un amore platonico tra il cantante e una ragazza bionda che serve il kebab in un locale (da qui il nome KEBABra Cadabra).
“Lorry Blues”, la terza traccia dell’Ep, presenta una notevole sintonia tra il significato della canzone e la parte strumentale. L’ascoltatore infatti ha come la sensazione di vivere ciò che viene descritto nel testo: “E’ notte fonda, un ragazzo sta guidando in autostrada. La stanchezza comincia farsi sentire, la testa diventa pesante. Qualcosa lo turba, capisce di non essere più solo. Nel “vuoto” un ghigno e due occhi malvagi, l’oscurità non ha mai fatto così tanta paura. Con lui c’è l’incarnazione di tutti i mali, con lui c’è Satana”.
Arriviamo infine al quarto e ultimo brano, “The Rise And Fall Of Love And Hate”. Questo è probabilmente il pezzo più energico in cui viene concessa una valvola di sfogo a tutti gli strumenti. Assolutamente da notare ed apprezzare l’uso dell’armonica a sorpresa, uno strumento che ha fatto la storia della musica ma che purtroppo sta pian piano scomparendo.
“Kebabra Cadabra” è un Ep molto curato sotto ogni profilo: dalla ritmica, agli assoli, passando per le linee vocali. L’ascolto è talmente piacevole che si vorrebbe non finisse mai. Ci si augura che sia il preludio di una lunga serie album.
Gianluca Virdis
KEBABRA CADABRA – HEMP
- Sleeprape: https://www.youtube.com/watch?v=NW37JY8HgtU (Testo: Albieri)
- Kebabra Cadabra: https://www.youtube.com/watch?v=QIrlLzi_uSM (Testo: Morini)
- Lorry Blues: https://www.youtube.com/watch?v=4v6sgTHQoa4 (Testo: Medas)
- The Rise And Fall Of Love And Hate: https://www.youtube.com/watch?v=PXRwgjyLrqs
(Testo: Albieri)
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