
Recensione “Fai la tua Mossa” Le Iene
Le Iene nascono nella nebbiosa città di Ferrara nell’estate del 2015, in seguito all’incontro di quattro ragazzi: Marcello Medas (alla batteria), Eugenio Zambardi (al basso), Matteo Mastrangelo (voce e chitarre) e Giulio Belletti (al sax), con l’intento di creare una band che fondesse l’aggressività del punk e la carica dello ska.
E’ proprio da qui che partiamo per parlare del loro primo Ep intitolato “Fai la tua Mossa”, prodotto e mixato da Samboela nelle sale studio di Sonika. Il brano d’apertura del disco è “Il Grande Trionfo”, che fin da subito ci fa percepire la duttilità dei membri della band, capaci di passare da una sonorità tipicamente ska ad una decisamente più heavy. I tempi sono veloci e ben sostenuti, il drumming è fin dall’inizio degno di nota nel groove e nei passaggi, il riffing di sax si appoggia a dovere sulle chitarre e per le orecchie più fini non sfuggirà sicuramente la citazione di “The Trooper” come intermezzo nel brano.
La seconda traccia, “Zorro”, dalle sonorità ben più pacate e spagnoleggianti strapperà sicuramente qualche sorriso all’ascoltatore, specie se ferrarese. Il pezzo gira bene, la band dimostra grande esperienza nella produzione e nella stesura delle canzoni che, nonostante presentino molti stacchi e cambi, risultano sempre moderne ed orecchiabili.
Il terzo brano nella tracklist dell’Ep è in realtà una cover dell’omonimo cartone animato francese “Maledetti Scarafaggi”: sostenuta a dovere, arriva alla fine senza risultare noiosa. “Inversione di Polarità” è invece un brano particolare, spiccatamente melodico, presenta una strofa decisamente hard rock alternata da un tema orecchiabile ed un riffing innovativo e non scontato nel fondere due generi molto differenti; il solo al sax di Giulio Belletti è la dimostrazione che la band è capace allo stesso tempo di mettere gusto e carattere nelle composizioni.
L’Ep si chiude con “Prendi & Vai”, uno dei pezzi che personalmente mi ha colpito di più, sia per le tematiche trattate nel testo, sia per l’energia che la band sprigiona, e che riuscirebbe certamente a trasmettere anche al più scettico degli ascoltatori. Il drumming di Medas è eccelso, ed il ritornello orecchiabile nonostante le sonorità heavy chiude davvero con stile un disco che mette a fuoco le capacità sia come singoli che come insieme dei membri della band.
“Fai la tua Mossa” è un disco innovativo, fresco, giovane e annovera citazioni non indifferenti (tra cui oltre alla già citata “The Tropper”, “Wipe Out” dei Surfaris). Ferrara necessita di tutto quello che questa band oggi ha da offrire, e speriamo vivamente di poterli sentire spesso in altre radio e compilation come “Skannibal Party” della Mad Butcher Records.
Tiziano Albieri