Quello di Arianna Poli è uno dei nomi più gettonati tra gli artisti emergenti ferraresi. Nonostante la giovanissima età si è già esibita ad importanti eventi provinciali come il What is Rock? Festival di Portomaggiore e il Ferrara Buskers Festival (come cantante dei Meltin’ Pot, uno dei 20 artisti invitati dell’edizione 2018) e ha già fatto parte di alcune formazioni locali come i Duck Straw e i Black Elk Tongue (con i quali ha pubblicato un album, Not Today, Today nel 2017).
Il percorso solista inizia l’anno scorso con la pubblicazione sui social di cover casalinghe alle quali fanno seguito alcuni concerti in giro per Ferrara in cui Arianna suona anche brani inediti scritti “soprattutto durante le ore di matematica al liceo”. Ruggine è il suo primo disco, registrato e mixato da Samboela negli studi di SONIKA a Ferrara e masterizzato da Andrea de Bernardi dell’Eleven Mastering Studio di Busto Arsizio, rilasciato in forma fisica a luglio 2018 e sulle principali piattaforme di streaming e download digitale il mese successivo.
Il fulcro dei sei brani che compongono questo EP è rappresentato dalla bella voce di Arianna e dalla sua chitarra acustica, attorno alle quali sono stati imbastiti gli arrangiamenti, curati principalmente da Samboela. Arrangiamenti che donano ai pezzi carattere e sostanza e li rendono meno prevedibili, grazie all’utilizzo di diversi strumenti (non solo basso, batteria e tastiere ma anche synth e drum machines) e di un lavoro oculato sull’effettistica vocale e non. In questo senso le canzoni risultano difficilmente inscatolabili in un genere preciso, anche se si possono accomunare al grande calderone dell’indie italiano, nella misura di un cantautorato più o meno impegnato (con atmosfere alla Francesco Motta o alla Vasco Brondi) piuttosto che di un pop anni ’80 ammiccante e paraculo.
Il disco si apre con Mi Libero Di Te, una traccia che sorprende subito per il suo ritornello elettrico in stile alternative rock/post-punk, seguita da Non Ti Conosco, un brano semiacustico che rimane in testa dopo il primo ascolto. Nella seconda metà dell’EP, dopo un Interludio che prova a spostare lo sguardo dal personale al sociale (“Grande è la confusione sopra e sotto il cielo / su questa superficialità sarebbe ipocrisia posare un velo”), spicca invece In Questi Casi Si Dice Buona Fortuna, una ballata tradizionale con tanto di archi e pianoforte, in linea con le nuove leve del pop italiano come Francesca Michielin.
Nonostante l’opener ad alto tasso energetico il disco è permeato da un’aura di malinconia che traspare dai testi, scritti interamente da Arianna. Le liriche parlano di vuoti, di silenzi, di presenti assenti (“I buchi neri, pensando a ieri, sono ogni minuto più grandi se davanti a me non ci sei tu”), di cose perse che non avremmo voluto lasciar andare via (“Cento minuti di racconti per dirti quello che perdi quando non ci sei”) non con l’urgenza espressiva di una terapia post-traumatica, ma con il disincanto e la consapevolezza che “quello che perdi, sai, non ritorna più”. E così, mentre ci si chiude dentro, quei sentimenti irrisolti, quelle quotidianità perdute vengono lasciate alle intemperie e col tempo formano quella patina, quella ruggine (appunto) che non ci fa vedere chiaramente la realtà e ci lascia dei segni sul cuore. Il finale, propriamente titolato Distacco, è anticlimatico rispetto all’incipit. È un’immagine che sfuma gradualmente fino ad essere sommersa da un oceano di rumore. È il primo passo verso un nuovo inizio, è l’ossigeno che ci servirà per respirare ancora, per liberarci di tutte quelle cose che non ci servono più.
Ruggine è un EP ben suonato, ben cantato e prodotto in maniera impeccabile, fatto di canzoni da mettere su quando ci si vuole abbandonare alla pioggia o quando si contempla la vita e la città assaporando da un balcone l’ultima sigaretta della giornata. I momenti interessanti bilanciano bene quelli meno riusciti, centrando l’obiettivo di mostrare il potenziale di Arianna, la cui voce, vero highlight del disco, ha un timbro e una maturità che non pensi possa appartenere ad una ragazza appena diplomata.
Saranno il tempo e le future pubblicazioni a confermare quanto di buono offerto in questo EP, che merita certamente un ascolto.
Giacomo Scaglianti
TRACKLIST:
- Mi Libero Di Te
- Non Ti Conosco
- Interludio
- In Questi Casi Si Dice Buona Fortuna
- Finché Esisto
- Distacco
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